Pacchetti Viaggi in Germania dalla Sardegna. Minitour Berlino con volo diretto da Cagliari. Offerte Viaggi di 4 Giorni 3 Notti dal 18 al 21 Agosto 2016. Viaggio Organizzato comprende volo diretto da Cagliari per Berlino Alloggio in Hotel 4 Stelle con trattamento di Pensione Completa Visite Guidate Ingressi Inclusi Assistenza e Assicurazione da 755 € a persona
Pacchetto viaggio Minitour Berlino con volo diretto da Cagliari
Categoria |
Pacchetti Viaggi in Germania dalla Sardegna |
Offerta |
Minitour Berlino con volo diretto da Cagliari |
Pacchetto Viaggio |
Volo diretto da Cagliari Transfert Hotel Minitour Visite |
Destinazione |
Berlino |
Partenza da |
Da Cagliari Elmas |
Durata / Data |
4 Giorni 3 Notti dal 18 al 21 Agosto 2016 |
Servizi |
Guida Turistica Accompagnatore dell'Agenzia |
Hotel / Trattamento |
Hotel 4 Stelle Centrale Pensione Completa |
Prezzo |
755 € + 35 € Iscrizione |
Programma del Minitour Berlino con volo diretto da Cagliari
1° Giorno Giovedì 18 Agosto 2016: Cagliari / Berlino
Ritrovo dei Sig. partecipanti in aeroporto di Cagliari Elmas prima di due ore dall'orario previsto per la partenza, incontro con l’accompagnatore d’agenzia e disbrigo delle formalità d'imbarco. Partenza con volo diretto per Berlino - Schoenefelddelle 20:50 con arrivo previsto alle ore 23:25. All’arrivo, sistemazione bagagli in bus e transfer in Hotel. Cena e pernottamento in Hotel a Berlino.
2 Giorno Venerdì 19 Agosto 2016: Berlino
Prima colazione in Hotel a Berlino. Visita della città di Berlino un’intera giornata insieme alla guida: Alexander Platz, il quartiere Kreuznerg, i resti del muro che separava la Germania Est con quella Ovest, il quartiere Nikolai, la Porta di Brandeburgo, il Reichstag, il quartiere del Governo, PotsdamerPlatz, Kurfuerstendamm con la simbolica chiesa della Rimembranza e Charlottenburg. Pranzo in ristorante, rientro in Hotel. Cena e pernottamento.
3 Giorno Sabato 20 Agosto 2016: Berlino
Prima colazione in Hotel a Berlino. Visita guidata al museo di Pergamo, dove al suo interno racchiude l'altare di Pergamo, la porta del mercato di Mileto, la Porta di Ishstar, la strada processionale e la facciata di una sala del Trono di Babilonia. Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio, tempo libero a disposizione per attività individuali. Rientro in Hotel, cena e pernottamento.
4 Giorno Domenica 21 Agosto 2016: Berlino / Cagliari
Prima colazione in Hotel a Berlino. Partenza in aeroporto di Berlino - Schoenefeld. Disbrigo delle formalità d’imbarco e partenza con volo delle 12:40 diretto per Cagliari. Arrivo previsto alle 15:10. Fine dei nostri servizi.
N.B.: L’ordine delle visite potrebbe subire delle variazioni, in base alla disponibilità dei vari siti, non modificandone il contenuto. La quotazione è calcolata con tariffe aeree disponibili per un numero limitato di posti. All’esaurimento degli stessi potrebbe essere richiesto un adeguamento del prezzo volo.
Operativo voli diretti: Cagliari / Berlino / Cagliari
Data |
Aeroporto di partenza |
Orari di Partenza |
Aeroporto di arrivo |
Orari di Arrivo |
18 Agosto |
Cagliari Elmas |
20:50 |
Berlino |
23:25 |
21 Agosto |
Berlino |
10:40 |
Cagliari Elmas |
15:10 |
Berlino: una culla di inestimabile tesori della storia dell'Umanità
Crocevia della storia degli ultimi 60 anni del Novecento, Berlino non è solo la città che un tempo era divisa dal muro più famoso al mondo, ma è anche e soprattutto culla di inestimabili tesori della storia dell’Umanità, tutti custoditi in un solo isolotto, proprio al centro del fiume Sprea che attraversa la città, come l’Altare di Pergamo, la Porta di Babilionia, la Collezione dei Papiri e diverse opere della Preistoria europea. È la patria della musica elettronica, dell’architettura d’avanguardia che si intreccia a rovine gotiche e postbelliche. È la città in cui distruzione, divisione, riconciliazione, memoria e riscatto si rincorrono in un panorama eccentrico e cosmopolita.
Sotto la coltre austera e irrigidita da un passato oscuro e impossibile da dimenticare, Berlino è la città che non ti aspetti.
Il Reichstag di Berlino
fondo di una delle fotografie più famose al mondo, che segna la caduta del Nazismo e immortala un soldato sovietico mentre issa la bandiera con falce e martello sulla sua sommità, il Reichstag è la sede del parlamento tedesco e come la maggior parte dei monumenti berlinesi, porta tutti i segni della Seconda Guerra mondiale e ha una storia tutta sua da raccontare. Nato come edificio per ospitare le camere del Parlamento Tedesco, fu proprio da una delle sue finestre che nel 1918 venne proclamata la nascita della Repubblica Tedesca, segnando il tramonto della monarchia e della dinastia degli imperatori di Germania. Nel febbraio del 1933, un terribile incendio distrusse quasi completamente il palazzo e durante la seconda guerra mondiale fu utilizzato come clinica per le nuove nascite. Un anno dopo la caduta del Muro, fu proprio al suo interno che il 2 ottobre 1990 si celebrò la cerimonia ufficiale della Germania riunificata. Solo nel 1999, ben 66 anni dopo il grande incendio, è ritornato ufficialmente il simbolo della democrazia tedesca ospitando nuovamente le camere del Parlamento. La splendida cupola in vetro e acciaio che vediamo oggi è stata progettata dal rinomato architetto inglese Sir Norman Foster, come simbolo di apertura dopo il periodo buio della divisione e attraverso le sue vetrate si vede tutta Berlino e la zona interna del Parlamento.
Il Muro di Berlino
“Mr Gorbaciov, tare down this wall!” esclamò il presidente americano Ronald Regan, durante un suo famoso discorso tenuto a Berlino nel 1987. Solo due anni dopo, la notte del 9 novembre 1989, quel muro venne abbattuto e con esso tutte le barriere ideologiche e politiche che per 28 anni hanno materialmente e crudelmente spaccato in due Berlino e la Germania. Nell’agosto del 1961 il volto della città cambiò completamente: 170 km di cemento alto 10 m segnavano la divisione del mondo in due sfere, quella americana e quella sovietica. Valicare il confine era impossibile, si contano almeno 136 persone morte nel tentativo di fuggire a Berlino Ovest, altri usarono i mezzi più disparati e impensabile nel disperato tentativo di oltrepassare il muro: mongolfiere, aerei superleggeri e documenti falsi con l’intestazione delle Nazioni Unite sono solo alcuni esempi.
Il 9 novembre 1989 le parole del presidente Regan trovarono concretezza quando, in seguiro alla caduta del Comunismo, gli esponenti del governo della DDR annunciarono che i berlinesi dell’est avrebbero potuto attraversare il confine e il muro cadde sotto i colpi dei martelli e dei picconi dei berlinesi. Solo 1 km di cemento è rimasto intatto e nel 1990 artisti venuti da tutto il mondo hanno celebrato la riunificazione della Germania a colpi di bombolette spray, dipingendo i resti del muro con coloratissimi murales, alcuni dei quali sono diventati opere famose in tutto il mondo come “The mortal kiss” che immortala il bacio sulla bocca tra Honecker e Breznev, e il “Test the best” che raffigura l’auto “ufficiale” della Germania Est che sfonda il muro.
Checkpoint Charlie a Berlino
Teatro di uno dei momenti più caldi della Guerra Fredda, il Checkpoint Charlie era uno dei luoghi di passaggio tra la Berlino Est e la Berlino ovest, blindato e controllato dai militari americani, costruito nel tratto di muro dove confluiscono due delle arterie principali della città: tra la Friedrichstraße e la Zimmerstraße.
Fu qui che il 25 ottobre del 1961 i carri armati sovietici e americani si schierarono gli uni di fronte all’altro, in un’azione di forza terminata a favore delle truppe americane che si assicurarono il diritto di muoversi liberamente per Berlino. Con la città spaccata in due, era necessario assicurare che nessun abitante della DDR cercasse di andare nella zona Ovest, per questo vennero installati diversi punti di controllo che prendono il nome dall’alfabeto fonetico della Nato: il Checkpoint Alfa separava la Germania Est dalla Germania Ovest; il Checkpoint Bravo separava la Germania Est dalla parte ovest di Berlino e il Checkpoint Charlie, il terzo nell’ordine, aveva l’arduo compito di vigilare il confine tra americani e sovietici. Con il muro è stato smantellato anche il Checkpoint Charlie e quello che vediamo oggi è una riproduzione realizzata nel 2000, con le suggestive gigantografie di due soldati: uno americano con lo sguardo rivolto verso Berlino Est e uno sovietico che guarda verso la zona Ovest, e il celebre cartello che annunciava “You’re leaving the american sector – state per lasciare il settore americano”.
La Porta di Brandeburgo a Berlino
Con la Porta di Brandeburgo si completa il trio dei simboli-icona della Guerra Fredda, sfondo di una delle immagini che ha fatto il giro del mondo e baluardo della Berlino divisa. Quando la notte del 9 novembre 1989 il muro venne abbattuto, migliaia di persone si radunarono proprio di fronte la porta, che dal 1969 era rimasta chiusa in quella “terra di nessuno” tra i due settori della città. Ma la storia della Porta di Brandeburgo parte da molto lontano, quando nel 1788 Guglielmo II, grande appassionato di arte e mitologia greca, commissionò la costruzione di una delle 18 porte di accesso alla Città di Berlino sulla falsariga della porta d’ingresso all’Acropoli di Atene. Sulla sommità di questo maestoso arco sorretto da 12 colonne alte 26 metri, svetta una Quadriga che raffigura la Dea della Vittoria a bordo di un carro trainato da 4 cavalli.
L'Isola dei Musei di Berlino
Dalla Porta di Brandeburgo si snoda la Unter den Linden, letteralmente il viale “sotto i tigli”, il boulevard più famoso di Berlino che si estende per oltre 1 km fino all’Isola dei Musei, dichiarata Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’Unesco sia per la singolarità architettonica e sia per l’inestimabile patrimonio custodito nei suoi musei.
Avreste mai detto di trovare un’isola proprio al centro del fiume che attraversa la città? E non un’isola qualunque, ma l’unica al mondo che può vantarsi di ospitare 5 musei di fila, ognuno con i suoi tesori che ripercorrono le tappe della storia dell’umanità.
L’Altes Museum, non a caso “Museo Vecchio”, è stato il primo dei cinque ad essere costruito, tra il 1823 e il 1830, che nelle sale del piano terra ospita collezioni di opere e oggetti del mondo dell’Antica Grecia, mentre il piano superiore è dedicato a uno straordinario viaggio nel tempo alla scoperta degli oggetti di vita quotidiana degli Etruschi e alle testimonianze della Roma antica e imperiale. Altri reperti dell’antichità classica e le favolose opere egizie sono ospitate dal Neus Museum, il “Museo Nuovo”, sorto subito dopo l’Ates. Tra i suoi tesori può vantare il busto in pietra di Nefertiti, risalente al 1340 a.C., la Collezione dei Papiri e diverse opere della Preistoria europea. Nella Alte Nationalgalerie, invece, trova spazio la più importante raccolta di pittura e scultura tedesca del XIX secolo e una collezione di opere dell’Impressionismo francese e tedesco. Il Bode Museum, dal nome dell’architetto che lo progettò, è stato costruito nel 1904 e vanta una splendida collezione di monete con circa 500.000 pezzi, oltre alle testimonianze di arte bizantina e sculture del Mondo Classico.
Il Duomo di Berlino
A due passi dall’Isola dei Musei, si staglia imponente il sontuoso Duomo di Berlino, il cui aspetto attuale risale al 1904, dopo che nel 1894 l’imperatore Gugliemo II ordinò che fosse demolita la precedente della cattedrale, troppo semplice e classica, per far posto a un duomo che rispecchiasse adeguatamente la grandezza della religione luterana e la potenza della dinastia reale. Nel suo stile barocco con forti influenze del Rinascimento italiano, il Berliner Dom è lungo 114 metri, largo 73 e alto 116, sovrastato da una maestosa cupola in rame, il cui interno è decorato con dipinti che raffigurano eventi del Nuovo Testamento e del periodo della Riforma. Salendo 270 gradini, inoltre, si giunge alla sua sommità dalla quale si gode un incantevole panorama su Berlino. Neanche il Duomo è sfuggito alla furia del bombardamenti della II guerra mondiale che ne danneggiarono gravemente il tetto, al punto che inizialmente ne fu sistemato uno provvisorio per preservare quel che restava dell’edificio e i lavori ricostruzioni iniziarono solo nel 1975. La cattedrale venne riaperta nel 1993, dopo ben 18 anni, e per fortuna ancora oggi è possibile ammirare al suo interno l’altare maggiore, risalente al 1850; la Cripta degli Hohenzollern e il maestoso Organo Sauer di 7000 canne.
Alexander Platz a Berlino
Disordinata, frenetica, corredata da discutibili opere architettoniche, Alexander Platz è da sempre la piazza più famosa di Berlino. Il suo nome risale al 1805, quando in occasione della visita a Berlino dello zar Alessandro I, la piazza che ospitava il mercato del bestiame e della lana, Ochsenmarkt (mercato dei buoi, appunto), venne ribattezzata Alexander Platz. Di seguito, la piazza è stata teatro dei principali eventi della storia berlinese e snodo cruciale per il traffico della capitale: ben 20 linee di tram e bus si intersecano in questo punto. L’aspetto che conserva oggi è una chiara testimonianza dell’architettura socialista, tutta circondata da ingombranti palazzoni come “La Casa dell’insegnante”; “La Casa del viaggio”; “La Casa dell’Industria elettronica”. Ma l’edificio-icona di Alexander Platz è senza dubbio la Torre della televisione, che con i suoi 365 metri di altezza, ogni metro per ogni giorno dell’anno, domina dall’alto la città ed è la struttura più alta dell’Europa Occidentale. Un ascensore che sale alla velocità di 6 metri al secondo, porta i visitatori alla sfera d’acciaio, a quota 203 metri, dalla quale si gode una spettacolare vista su tutta Berlino. Infine, corredano la piazza alti due simboli iconici: l’Urania Weltzeituhr, l’orologio che segna le ore delle principali città del mondo, e la Brunnen der Völkerfreundschaft, la fontana che domina il centro dell’area pedonale della piazza ed è dedicata all’amicizia tra i popoli.
Cosa mangiare a Berlino
L’immagine retorica di un tedesco ben piazzato che beve birra e mangia wurstel e crauti non è poi tanto distante dalla realtà: i tedeschi sono amanti della carne, in particolar modo degli insaccati, di cui vi è una grande scelta, e della cucina ricca e sostanziosa. La carne viene accompagnata da crauti o patate (Sauerkraut o Kartoffel) con una netta preferenza per le patate che sono alla base anche dell’insalata (kartofellsalat) gli gnocchi (kartoffelklosse) e la zuppa (kartoffelsuppe), alla brace (Bratkartoffelln). Il piatto più servito sulle tavole di Berlino è l’ Eisbein, pezzi di maiale bolliti con crauti. Il tutto accompagnato da birra, tanta. Alla birra si associano i pretzel mentre tra i dolci prevale il Krapfen. Non tutti sanno che a Berlino ci sono alcuni dei più famosi ristoranti del mondo di Alta Cucina, oltre che tantissimi locali di cibo etnico e italiano. Qualunque siano i vostri gusti non perdetevi i wurstel presso i chioschetti sparsi un po’ ovunque in città e i Kebab, specialità turca, preparati in modo magistrale in tutta Berlino