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Andalusia Pacchetto Fly and Drive 8 giorni

 Andalusia Pacchetto Fly and Drive 8 giorni

 

GIORNO 1: ITALIA - SIVIGLIA

Arrivo all’aeroporto di Siviglia. In taxi raggiungete l’hotel e dopo aver effettuato il check-in, dirigetevi verso il centro per iniziare la visita della città. La prima cosa da vedere a Siviglia è lo splendido Barrio de Santa Cruz, il quartiere storico: un dedalo di stradine acciottolate sulle quali si affacciano le tipiche case andaluse, basse e bianche, con un patio centrale che funge da giardino. Girovagando senza meta per il quartiere di Santa Cruz si avrà modo di scattare innumerevoli foto di angoli incantati, giardini, splendide chiese e piazze con aiuole rigogliose. Qui è l’ideale fermarsi per un pranzo, o per una cerveza a metà giornata, per rilassarsi e distrarsi da tutti i pensieri. Il barrio de Santa Cruz confina con il resto del centro storico di Siviglia, il cui cuore pulsante è la splendida piazza della Cattedrale. Costruita su un’antica moschea, questa enorme chiesa gotica è tra le più grandi al mondo, e merita senz’altro una visita approfondita. Imperdibile il patio de los naranjos, ossia il cortile degli aranci, un tempo parte integrante della vecchia moschea e oggi uno degli scorci più belli della città. Una menzione a parte la merita la Giralda, ossia il campanile della Cattedrale. Ai tempi della dominazione moresca era il minareto della vecchia moschea e quando fu costruito nel 1156 era l’edificio più alto al mondo. Oggi naturalmente è stato riconvertito ed è uno dei simboli della città. Dalla cima si ammira un panorama unico della città: vale davvero la pena salire. Lasciamo adesso la Siviglia classica per rilassarci un po’ lungo le strade dello shopping: dalla Cattedrale parte la Avenida de la Costitucion, che costeggiando il municipio cittadino affacciato su Plaza Nueva diventa Calle Tetuan, che assieme alla vicina Calle Sierpes è la via dei negozi della città. Questa zona è consigliata per la cena, ci sono numerosi ristoranti, locali tipici e tapas bar.

GIORNO 2: SIVIGLIA

Oggi la prima cosa da fare è esplorare la zona di Siviglia che costeggia il fiume Guadalquivir. Qui si trovano infatti due dei monumenti più interessanti della città, tra l’altro a poca distanza tra loro. Sono la Torre del Oro e la Plaza de Toros de la Maestranza. La Torre del Oro è una torre militare a pianta dodecagonale alta 36 metri, costruita dai Mori per controllare l’accesso a Siviglia tramite il fiume. All’interno si trova il Museo Navale di Siviglia, dove sono messi in mostra strumenti e documenti testimonianti la potenza spagnola durante gli anni delle Grandi Scoperte. La Plaza de Toros de la Maestranza è invece la più antica arena per corride della Spagna. Ha una capienza totale di ben 12.000 spettatori. Risale al 1760, e venne ristrutturata agli inizi del ‘900. Oggi al suo interno ospita il Museo Taurino, che mette in mostra cimeli, documenti e poster dell’arte spagnola più controversa del mondo. La visita al museo comprende anche un breve giro all’interno dell’arena: sarà possibile ammirarla da vicino in tutta la sua eleganza ed immaginarsi gli spalti pieni di folla festante. Si è fatta l’ora di pranzo e non c’è niente di meglio di tornare verso il centro per degustare alcune delle tapas andaluse più popolari: dal gazpacho, una sorta di zuppa fredda a base di pomodori e peperoni, fino al rabo de toro, uno stufato di coda di toro. La cucina andalusa è un trionfo di sapori e gusti decisi: vale la pena provarli tutti, visto anche i costi minimi di un giro di tapas! Per una pausa il luogo giusto è il magnifico Parque de Maria Luisa, il polmone verde della città. Situato a due passi dal centro e comodamente raggiungibile a piedi. Risale alla fine dell’800, ma la sua storia è legata a doppio filo all’esposizione Ibero-Americana che si tenne a Siviglia nel 1929: per celebrare questo importante evento, infatti, ai margini del parco venne costruita l’imponente Plaza de España, divenuta sin da subito uno dei luoghi simbolo di Siviglia. La piazza, di forma semicircolare, è veramente immensa ed è costeggiata da un piccolo canale in cui i turisti possono affittare barche a remi e circumnavigarla. Gli edifici che si affacciano sulla piazza oggi ospitano alcuni musei, ma una delle attrazioni più interessanti sono i mosaici e le piastrelle che si trovano sui muri.

GIORNO 3: SIVIGLIA

Oggi partiamo con un tour dell’Alcazar, splendido palazzo reale originariamente costruito dai Mori durante la loro dominazione. È un complesso monumentale che si compone di edifici costruiti in diversi periodi storici e un bellissimo giardino. L’Alcazar, assieme alla Cattedrale, alla Giralda e all’Archivio delle Indie, fa parte della lista dei patrimoni dell’Umanità dell’UNESCO. L’Archivio delle Indie è l’ultimo dei monumenti e luoghi di interesse imperdibili a Siviglia: anch’esso si trova in centro, ed è un museo che contiene tantissimi documenti risalenti al periodo delle Grandi Scoperte, quando la Spagna era la dominatrice assoluta della rotta verso le Americhe. Ci sono mappe, documenti originali e lettere risalenti al 1400-1500. Nel pomeriggio vi suggeriamo di prendervi qualche ora di svago e relax presso uno dei bagni arabi della città, oppure dirigersi verso l’Isla de la Cartuja, dove si trova il parco giochi Isla Magica

GIORNO 4: SIVIGLIA - CORDOBA

In mattinata ritirate la vostra auto a noleggio nell’ufficio in città e dirigetevi verso Cordoba. Sono 140 i chilometri che separano Siviglia e Cordoba. Un’area ricca di cultura, di storia e di città-monumento. Uno spazio che ha visto transitare nell’arco della propria storia decine e decine di civiltà di diversa origine, religione e tradizioni. Il paesaggio passa dalla Vega del Guadalquivir (pianura alluvionale) alla Campiña (campi agricoli) per far posto alla Sierra Morena al nord. Cordoba è stata una delle città del Medioevo in cui la convivenza pacifica fra musulmani, ebrei e cristiani era non solo presente ma anche prolifica. I saggi, i filosofi, gli studiosi delle tre religioni si incontravano e discutevano di nuove teorie e scoperte. La testimonianza di questa “armonia”, per lo meno temporanea, si mostra anche nella struttura della città. Come prima cosa visitate la grande Moschea che sorge al centro della città ed è un omaggio all’architettura arabo-islamica mescolata con quella gotica-rinascimentale. Questo monumento ha una valenza storico-religiosa molto importante, nel 711 fu utilizzata contemporaneamente come chiesa cristiana e chiesa islamica. Qui è possibile apprezzare il contrasto tra le due principali culture religiose: Cristianesimo e islam. Per una pausa il luogo giusto è il magnifico Parque de Maria Luisa, il polmone verde della città. Situato a due passi dal centro e comodamente raggiungibile a piedi. Risale alla fine dell’800, ma la sua storia è legata a doppio filo all’esposizione Ibero-Americana che si tenne a Siviglia nel 1929: per celebrare questo importante evento, infatti, ai margini del parco venne costruita l’imponente Plaza de España, divenuta sin da subito uno dei luoghi simbolo di Siviglia. La piazza, di forma semicircolare, è veramente immensa ed è costeggiata da un piccolo canale in cui i turisti possono affittare barche a remi e circumnavigarla. Gli edifici che si affacciano sulla piazza oggi ospitano alcuni musei, ma una delle attrazioni più interessanti sono i mosaici e le piastrelle che si trovano sui muri. Dirigetevi ora alla Fortezza dei Re Cristiani, o Alcazares de Los Reyes Cristianos. Costruito nel 1327 da Alfonso XI, durante le vicende storiche fu utilizzata per diversi scopi: prima sede della santa inquisizione, successivamente fu convertita in prigione e infine nel 900 diventò un museo. All’interno della fortezza è possibile visitare i fantastici bagni arabi o i giardini tipici che lo circondano. Al suo interno troviamo anche le statue di Isabella, Ferdinando di Castiglia e Cristoforo Colombo; infatti, fu proprio qui che i tre si incontrarono prima di approvare la spedizione che portò alla scoperta dell’America. Uscendo dalla fortezza troverete poi il ponte romano costruito dai romani nel I secolo a.C. A caratterizzare i 247 metri di lunghezza del ponte ci sono 16 archi sul fiume Guadalquivir e alle due estremità opposte la Puerta del Puente e la Torre de la Calahorra. Per finire la giornata, passeggiate e perdetevi tra i vicoli de La Juderia, il quartiere ebraico caratterizzato da piccole strade e case bianche splendidamente addobbate da fiori. All’interno del quartiere troviamo la Sinagoga, l’unica struttura di natura religiosa ebraica presente in Andalusia

GIORNO 5: CORDOBA - GRANADA

Salutate Cordoba e partite alla volta di Granada, la città dell’Alhambra. Iniziate la giornata visitando la Cattedrale di Granada, meravigliosa Chiesa che ospita anche la Cappella Reale. La Cattedrale di Granada è la prima struttura rinascimentale della Spagna e la seconda più grande del paese. Situata nel cuore di Granada, fu costruita per mostrare al mondo l’importanza della città. Poi vi consigliamo di raggiungere Sacromonte, il quartiere gitano della città che si sviluppa su una collina regalando splendide viste sul centro e sull'Alhambra. Dopo pranzo dedicate l'intero pomeriggio proprio all'Alhambra, simbolo della città e monumento più visitato della Spagna. Fu costruita tra il secolo XIII e il XIV e fu dichiarata Patrimonio dell’Umanità nel 1984. Si tratta della fortezza araba più antica del mondo. Un complesso di impressionanti palazzi e bellissimi giardini, fontane e cortili. La sua ubicazione, con magnifici panorami della città di Granada, el Albaycín e Sierra Nevada, fanno dell’Alhambra un luogo magico. Verso l’ora del tramonto vi consigliamo di dirigervi verso il Mirador de San Nicolás, situato nel quartiere del Albaycin, da cui è possibile ammirare i migliori panorami dell’Alhambra.

GIORNO 6: MALAGA

Arrivate a Malaga in mattinata e preparatevi a visitare la città natale di Pablo Picasso. La cosa più piacevole del centro storico di Malaga è che è quasi tutto pedonale, per questo vi consigliamo di lasciare la macchina a noleggio non appena arrivati in città. Iniziate la visita della città dalla cattedrale, una delle più alte in Andalusia. I lavori di costruzione iniziarono nel 16° secolo, sulle fondamenta della vecchia moschea della città. La costruzione durò 200 anni fermandosi improvvisamente a causa della mancanza di fondi. Di conseguenza, la cattedrale non venne mai completamente terminata e ha un solo campanile (sebbene 2 furono progettati per essere costruiti). Per questo viene chiamata dalla gente del posto “La Manquita” (ossia, la monchetta). Potete scalare i 200 gradini per salire sulla torre alta 87 metri e godere di una vista panoramica a 360° su tutta la città. Non perdetevi gli interni per vedere il soffitto decorato, le bellissime vetrate colorate, le cappelle o persino l’organo a 4000 canne. Proseguite quindi con il Teatro Romano, il sito più antico di Malaga: venne costruito nel primo secolo d.C. da Augusto e venne utilizzato come teatro nel secondo secolo. In seguito, venne convertito in un cimitero per essere infine abbandonato. Alcune delle rocce di questo sito vennero utilizzate per costruire l’Alcazaba. Le rovine del teatro romano furono scoperte solamente nel 1951, quando l’edificio che venne costruito sopra di esso fu distrutto. A seguire visitate l’Alcazaba, costruita nell’XI secolo dai Mori, questo palazzo era sia la dimora dei governanti musulmani che una fortezza per proteggere e difendere la città dai Cattolici. Il sito è molto ben preservato e ben mantenuto. Durante la vostra visita scoprirete i cortili, i patii, le fontane e i sontuosi giardini. Poiché è costruita su una collina che domina Malaga, offre anche una splendida vista sul mare e sul porto. Ultima tappa di oggi è il Castello di Gibralfaro. Dall’Alcazaba, è possibile raggiungere a piedi il castello tramite un sentiero che offre delle splendide viste sulla città. Il sentiero è comunque un po’ ripido, quindi se preferite, potete prendere l’autobus 35 dalla Avenida de Cervantes per recarvi lì. Il castello fu edificato nel XIV secolo per proteggere l’Alcazaba. Disponeva di una baracca per ospitare i soldati, oltre ad un faro. Ed è proprio da questo particolare che ha preso il nome il castello: Gibralfaro significa infatti “montagna di luce”. Dal castello potete godere della vista panoramica migliore su Malaga, ed è molto bella anche di notte grazie alle luci della città. Nelle giornate più limpide è persino possibile vedere lo Stretto di Gibilterra.

GIORNO 7: MALAGA

Per la vostra seconda giornata a Malaga dirigetevi verso il quartiere Soho, un tempo un quartiere in decadenza, è stato totalmente trasformato e rinnovato da artisti di strada. Alcuni edifici e facciate sono oggi completamente coperti da arte di strada. Quest’area viene anche chiamata il quartiere dell’arte. La maggior parte delle opere d’arte si trova vicino al Centro di Arte Contemporanea di Malaga, lungo le rive del fiume Guadalmedina e nelle strade vicine. Vagare in questa parte della città è davvero piacevole. In questo quartiere troverete anche dei negozi di artigianato, gallerie d’arte, ristoranti che servono cucina internazionale e alcuni bar alla moda. Tornando verso il centro fate sosta al mercato di Atarazanas. Questo mercato coperto si trova in uno splendido edificio del XIX secolo con vetrate colorate. È un posto molto vivace con una grande abbondanza di bancarelle di prodotti freschi, salumi e formaggi spagnoli. Una delle bellezze e allo stesso tempo comodità di visitare Malaga durante una giornata estiva è la vicinanza del centro storico alla spiaggia. Malagueta è distante circa 15 minuti a piedi dal teatro romano. Un’altra splendida spiaggia cittadina è Playa Caleta nota per essere la più ben tenuta della zona. Vi consigliamo quindi di godervi il pomeriggio in una delle spiagge della città

GIORNO 8: MALAGA - ITALIA

Questa ultima giornata potete continuare a visitare Malaga oppure dopo il check-out potete dirigervi a sud per visitare Marbella, (a circa 60 km da Malaga). Infine, raggiungete l'aeroporto in tempo utile per il volo.